La nuova strategia Europea per un’industria tessile sostenibile e circolare dichiara che entro il 2030 i prodotti tessili in UE siano durevoli e riciclabili, realizzati il più possibile con fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti nel rispetto dei diritti sociali e dell’ambiente.
Per supportare e accompagnare gli imprenditori nella transizione, all’interno del ‘Tavolo permanente del settore moda’ istituito dall’Assessorato allo Sviluppo economico e lavoro della Regione Emilia-Romagna, ART-ER ha realizzato una sperimentazione nei distretti del Calzaturiero di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) e del Tessile e abbigliamento di Carpi (Modena).
In cosa consiste la misurazione della circolarità? Tramite l’applicazione dello strumento CAT (Circularity Assessment Tool) su un campione di imprese è stato possibile analizzare il livello di circolarità e individuare possibili azioni di miglioramento, sia a livello di singola impresa che di distretto produttivo.
CAT, sviluppato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa insieme al Laboratorio Green dell’Università Bocconi di Milano, segue le fasi del ciclo di vita di un prodotto basandosi su una check list che raccoglie dati di natura qualitativa/semiquantitativa, in modo da risultare di facile applicazione ma al tempo stesso accurata nell’identificare il potenziale di circolarità dei processi produttivi e dei prodotti/servizi di organizzazioni operanti in tale settore.
Il Clust-ER Create ha partecipato ad entrambe le sperimentazioni in collaborazione con CERCAL, per il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli, e con Carpi Fashion System, per il distretto tessile e abbigliamento di Carpi. In totale, sommando entrambi i distretti, sono state prese a campione 27 aziende ciascuna con un ruolo specifico lungo la filiera produttiva. Un numero significativo che ha permesso di ottenere risultati chiari e concreti, lasciando spazio per azioni di miglioramento e trasformazione verso la circolarità.
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