È stato appena pubblicato il rapporto che riassume i risultati del progetto “Benchmarking the socio-economic performance of the EU social economy“. Il progetto aveva due obiettivi: rappresentare l’economia sociale attuale basandosi su dati correnti e identificare strumenti metodologici e operativi per migliorare questa rappresentazione.
Lo studio raccoglie e analizza dati quantitativi e qualitativi sull’ecosistema dell’economia sociale e sul suo contributo ad un’economia e una società sostenibili, innovative e resilienti.
Si stima che almeno 11,5 milioni di persone, pari al 6,3% della popolazione occupata, lavorino nell’economia sociale. Negli 27 Stati membri, l’economia sociale comprende oltre 4,3 milioni di enti, con più di 246.000 imprese sociali. Il rapporto evidenzia che ci sono organizzazioni dell’economia sociale in tutti i paesi dell’UE, anche se alcune operano al di fuori della visibilità.
Ciò che varia tra gli Stati membri è il riconoscimento di tali enti da parte dei decisori politici, del pubblico generale e delle organizzazioni di base, nonché il loro stesso riconoscimento come parte dell’economia sociale. Attualmente, solo pochi Stati membri dispongono di statistiche nazionali specifiche che misurano l’economia sociale, comprese le diverse tipologie di organizzazioni, l’occupazione, il numero di volontari e il valore aggiunto.
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